Training autogeno

“Tutto il volere teso, attivo e anche un pensare attivo indirizzato ad uno scopo, sono incompatibili con l’atteggiamento interiore di passività accettante”“

(J.H. Schultz)

La nostra cultura ci insegna sin da piccoli a pediligere l’attività piuttosto che la passività. Siamo in un perenne atteggiamento di vigilanza, attacco o difesa.
Le cose da fare e gli impegni quotidiani molto spesso ci travolgono in un turbine senza fine. Questo comporta un continuo affaticamento che genera tensione, stress ed inconsapevolezza di noi stessi.

Hai mai pensato a rallentare?
A goderti i momenti della tua vita in modo diverso?
Hai mai ascoltato le tue sensazioni corporee mentre vivi i momenti di affaticamento?

Possiamo farlo insieme per poterti rendere autonomo successivamente nella tua vita quotidiana.
Fermarsi ed ascoltarsi permette di riportare il nostro corpo allo stato di calma e benessere.

La tecnica del training autogeno ci porta a dover concentrarci passivamente in quel dato momento sperimentando un senso di calma che lascia accadere ciò che vogliamo NEL QUI ED ORA.

Dobbiamo imparare per stare in armonia con noi e con gli altri a lavorare sull’Essere e non sul “Fare”, permettendo alla mente di disconnettersi dai molteplici pensieri generati dallo stress delle situazioni quotidiane.

Attraverso il training autogeno il corpo si destressa accettando questa condizione di passività.
La mente condiziona il corpo e il corpo condiziona la mente(IDEOPLASIA), concetto fondamentale espresso da Schultz.
Accettare le sensazioni del corpo, ci permette di accettare noi stessi migliorando la nostra consapevolezza.
I nostri pensieri condizionano il corpo, calmando il corpo si calma la mente generando un equilibrio neurovegetativo e uno stato di calma interiore, acquisendo con il tempo un autocontrollo emotivo.
Questo cambiamento avviene solo attraverso l’allenamento E “IL LASCIARE ACCADERE…

Quando nasce il training autogeno?

Il training autogeno è una tecnica di rilassamento ideata nella prima metà del ventesimo secolo da Johannes Heinrich Schultz in Germania, una tecnica di cambiamento che produce delle reali modificazioni fisiologiche e psichiche.
Secondo Schultz il training autogeno è “un esercizio sistematico per la formazione di se stessi”.

Non è soltanto una tecnica di rilassamento ma piuttosto una tecnica che induce modificazioni spontanee nel corpo e nella mente.

Consiste principalmente nell’esercitarsi a raggiungere una condizione di calma e di rilassamento per indurre uno stato di distensione degli organi e degli apparati interni.
La definizione letterale di training autogeno è addestramento(training) che si genera da sè(autogeno).
L’allenamento consiste in un apprendimento graduale di una serie di esercizi di concentrazione psichica passiva con lo scopo di portare al realizzarsi di spontanee modificazioni del tono muscolare, della funzionalità vascolare, dell’attività organica, dell’equilibrio neurovegetativo e dello stato di coscienza.

L’allenamento costante permette di raggiungere uno stato psichico di calma e rilassamento che si genera da sé.

E’, quindi, un metodo di autorilassamento utilissimo per ritrovare la calma, per distendersi, per ristabilire l’equilibrio psicosomatico e l’armonia tra mente e corpo, agendo a livello fisico, psicologico e fisiologico.
E’ rivolto a tutte le persone senza distinzione di età.

Quante volte ti sei sentito travolgere dalle situazioni qutidiane?

La vita quotidiana è caratterizzata da una frenesia che ci conduce verso un vortice del fare, con il training autogeno ci avviciniamo e ci separiamo da questa condizione e possiamo adattare la realtà quotidiana ai nostri fini.

Acquisire la capacità di rimanere calmi e tranquilli, in silenzio, e concentrarsi è una conquista importante.
Riuscire a trovare la pace dentro di sé permette di far fronte agli avvenimenti, alle difficoltà quotidiane e alle situazioni in maniera più efficace.

La cosa migliore è apprendere il training autogeno nei periodi di salute per averlo a disposizione in quelli di malattia, ciò significa applicare il Training Autogeno come PREVENZIONE. (Hoffmann, 1977).

Infatti, il training autogeno è una delle migliori azioni preventive per evitare di cadere in varie forme patologiche, sia fisiche che psichiche.

Il training autogeno è utile per cosa?

  • Gastrite
  • colon irritabile
  • stipsi o stitichezza
  • colecistopatie
  • tachicardia
  • bradicardia
  • cefalea vasomotoria
  • dismenorrea
  • iper eccitabilità neuro muscolare
  • disturbi d’ansia
  • fobie
  • tossicomanie e dipendenze da sostanze
  • disturbi della sessualità
  • disturbi del sonno
  • balbuzie
  • tic
  • disturbi della pelle(eczemi, orticaria, psoriasi, alopecia, pruriti)
  • asma

Con l’acquisizione della tecnica del training autogeno possiamo avere un:

  • miglioramento dell’efficienza
  • maggior adattamento alla realtà
  • scaricamento dell’ansia e dell’emotività
  • recupero delle capacità di concentrazione e di memorizzazione
  • maggior serenità e distacco dai problemi.

Agisce sulle qualità delle nostre prestazioni, siano esse di carattere sportivo, lavorativo o artistico.
E’ una tecnica che ci permette di ristabilire un sano equilibrio interiore sia fisico, sia psichico che favorisce il nostro benessere.

Come tutte le cose in generale per far sì che una tecnica funzioni è necessaria la dedizione agli esercizi e una grande motivazione interiore. Per poter mantenere alta la motivazione abbiamo bisogno di tenere sempre in considerazione quali sono i tuoi obiettivi.

Che cosa vuoi raggiungere per poter migliorare il tuo benessere quotidiano?
Qual e’ il tuo obiettivo?

Insieme possiamo delineare quale è la tua difficoltà e che cosa puoi fare per migliorarla; considerando l’obiettivo che vuoi raggiungere, ad esempio non sentirti agitato, non arrabbiarti per ogni piccola cosa, essere calmo in situazioni che richiedono uno sforzo psicologico elevato(lavoro, a scuola o in qualsiasi altra situazione quotidiana).

Acquisiamo benessere ed equilibrio biologico.

Vuoi ricominciare a prenderti cura di te?

Perche' praticare il training autogeno?

Può essere appreso con facilità e diventare un tuo alleato quotidiano.

Praticando il TRAINING AUTOGENO si impara a raggiungere la calma in poco tempo e a ridurre il livello di stress e di tensione accumulato durante il giorno.

In particolare gli effetti a livello fisico sono:

  • recupero delle energie psico-fisiche e diminuzione della stanchezza
  • diminuzioni di difficoltà ad addormentarsi e di insonnia
  • diminuzione degli stati ansiosi
  • autoregolazione del ritmo cardiaco, diminuzione della tachicardia, miglioramento della circolazione del sangue e della temperatura corporea
  • normalizzazione della pressione arteriosa e della digestione
  • diminuzione o soppressione delle sensazioni dolorose
  • miglioramento delle difficoltà di origine psicosomatica: emicranie, gastriti, dermatiti
  • migliorare l’autocontrollo emotivo di fronte ad eventi stressanti
  • controllare la rabbia
  • migliorare e potenziare le funzioni mentali: concentrazione e memoria
  • migliorare la capacità di introspezione, di autocoscienza e di autoconsapevolezza
  • ottimizzazione delle performance sportive.
Approfondimenti studi scientifici:
  • WRIGHT, COURTNEY ET AL.(2002): STUDIO PILOTA VOLTO A VALIDARE, PER IL CONTESTO IRLANDESE, L’EFFICACIA DEL TRAINING AUTOGENO COME TERAPIA COMPLEMENTARE IN MALATI DI CANCRO.
  • HIDDERLEY E HOLT(2004): UN ALTRO STUDIO HA ESAMINATO COME L’INSEGNAMENTO DEL TRAINING AUTOGENO IN UN GRUPPO DI PAZIENTI ONCOLOGICI INFLUISCA SULLA RISPOSTA IMMUNITARIA E SULLE VARIABILI DI ANSIA E DEPRESSIONE.
  • KANJI E ERNST(2006): DIMOSTRA COME IL TRAINING AUTOGENO ABBIA UN EFFETTO IMMEDIATO NELL’ALLEVIARE LO STRESS IN STUDENTI DI INFERMIERISTICA.
  • BOWDEN ET AL(2009):RIDUZIONE DEI SINTOMI OTTENUTI CON IL TRAINING AUTOGENO IN 12 DONNE CHE SOFFRIVANO DI ANSIA.
    [Bowden, Holttum, Yurdakul (2009).Perceived changes associated with autogenic training for anxiety: A grounded theory study, The British Psychological Society]

“Ritengo di aiutare a evolvere, così come fa il giardiniere quando scosta pietre e arbusti perché le piante possano meglio crescere”

J.H. Schultz

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