Progetto Food Forest

Progetto Food Forest: che cosa è?

Già dal 2021, prima ancora che venisse introdotta la legge sul ripristino della natura (NATURE RESTORATION LAW), insieme a mio marito e mio figlio abbiamo realizzato con la bonifica di un nostro terreno nel bosco, un ambiente dedicato alla produzione di prodotti biologici attraverso l’ecosistema magnifico che il nostro bosco ci offre (FOOD FOREST).
Attenti alla natura e al rispetto delle sue peculiarità abbiamo intrapreso questo magnifico progetto che ci ha dato e continua a donarci grandissima soddisfazione.
La food forest favorisce la conservazione del suolo, la riduzione dell’erosione e la cattura del carbonio atmosferico. Inoltre, promuove la biodiversità, creando habitat per diverse specie animali.

La food forest si fonda sui principi della coltivazione organica, l’attenzione è rivolta alla sostenibilità ambientale ma anche al benessere psicologico. Offrire alle persone e alla natura, in questo modo, ciò di cui hanno bisogno per crescere.

L’idea che i giardini e la natura possano aiutare le persone a prosperare e guarire dalle malattie mentali si delineò per la prima volta in Europa nel XVIII secolo (In COLTIVARE IL GIARDINO DELLA MENTE. IL POTERE RIPARATORE DELLA NATURA – SUE STUART -SMITH).
(Si veda Hickman, C., Therapeutic landscapes. A history of English Hospital gardens since 1800, Manchester University Press, Manchester 2013).
William Tuke, medico britannico, aprì un manicomio chiamato “Il Ritiro”, nella campagna vicino a New York. Convinto che l’AMBIENTE potesse essere terapeutico. I pazienti potevano vagare liberamente senza essere soggetti a restrizioni e dedicarsi a forme di lavoro significative per il loro benessere, tra cui il giardinaggio. Un rifugio tranquillo basato sulla dignità, la gentilezza e il rispetto.

Numerosi studi scientifici dimostrano che l’esposizione alla Natura è stata collegata a una serie di benefici, tra cui maggiore attenzione, minore stress, umore migliore, ridotto rischio di disturbi psichiatrici e persino aumenti di empatia e cooperazione.
(vedi https://www.apa.org/monitor/2020/04/nurtured-nature, American Psychological Association).

Il contatto con la Natura non è una “moda”, ma un approcciarsi ad un modo di vivere per promuovere nell’individuo benessere. E’ un modo di essere realmente in contatto con essa, sentire e provare emozioni che ci rendono persone uniche.

Il pioniere della FOOD FOREST fu Robert Hart, pioniere del giardinaggio forestale.

I sette livelli di Hart:

Hart è stato il pioniere di un sistema che si basa sulla suddivisione della foresta in livelli distinti.

Per questo motivo lo ha strutturato in sette livelli.

Vediamoli insieme:

  • Strato della chioma, di cui fanno parte alberi da frutto maturi originali: Meli, Peri, Ciliegi o alberi da noci. Questi alberi sono in grado di fornire ombra a tutto l’ambiente circostante e sottostante, producono frutta e molto spesso fungono da struttura portante per gli strati sottostanti*.
  • Strato di alberi bassi, composto da alberi da frutto più piccoli o più bassi: pesche, albicocche o susine. Possono crescere sotto gli alberi di alto fusto e fornire ulteriori prodotti.
  • Strato arbustivo, caratterizzato da arbusti come ribes, more, lamponi e mirtilli. Gli arbusti possono aiutare a creare una maggiore diversità nella foresta commestibile.
  • Strato erbaceo, di cui fanno parte le erbe perenni, ovvero ciò che utilizziamo come spezie o prodotti medicinali: prezzemolo, timo, origano, e altre piante aromatiche e medicinali.
  • Rizosfera, che è in sostanza la casa delle piante rampicanti: viti da uva, kiwi o clematidi, che crescono lungo gli alberi e gli arbusti e forniscono frutta o altri prodotti commestibili.
  • Strato di copertura del suolo, ne fanno parte piante radicanti e tuberose: patate, carote, radici di taro, ecc. Queste piante che crescono nel terreno servono anche ad aggiungere sostanze nutritive alla foresta commestibile.
  • Strato verticale, dove è possibile trovare cipolle, aglio e altre piante bulbose e tuberose che crescono sottoterra e arricchiscono il suolo.

* Nel nostro bosco sono presenti esemplari di querce e acacie che favoriscono ulteriormente un ecosistema che accoglie la biodiversità.
Abbiamo messo a dimora diverse tipologie di piante da frutto.
Realizzato un sentiero dedicato all’ascolto dei profumi e degli odori attraverso varie tipologie di piante aromatiche (rosmarini, salvia ananas, salvia a grandi foglie,salvia rossa, timo serpillo, timo all’arancio, timo argentato, timo variegato, menta romana, menta glaciale, origano, santoreggia, finocchietto selvatico e maggiorana).
Nel mezzo del bosco abbiamo ricavato un’area per la messa a dimora dele piante stagionali dell’orto.

Cosa può donarci questo progetto?

  • Dare valore alla NATURA
  • CREARE una connessione profonda corpo-mente/natura-uomo che ci dà l’opportunità di condividere momenti di benessere: ascoltandoci, facendo, cooperando, imparando ad osservare, attendere. Questo ci insegna la natura: STARE ED ATTENDERE PER POTER RACCOGLIERE (ricchezza data dal raccolto e ricchezza interiore).

“Un impulso da un bosco primaverile può insegnarti più sull’uomo, sul male morale e sul bene di quanto possano insegnarti tutti i saggi.”

(William Wordsworth)

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