Consulenze per supporto ai caregiver

Fantastico, Damiano. Questo è un tema molto delicato, che tocca corde profonde come il senso di impotenza, la fatica del prendersi cura, il senso di colpa e la paura del futuro. Il tono sarà sempre pragmatico e rassicurante, ma con ancora più attenzione alla tenerezza, alla normalizzazione della fatica e alla legittimazione del bisogno di chiedere aiuto.

Ecco la pagina dedicata al supporto psicologico ai familiari di pazienti con malattie degenerative, strutturata nei 7 punti che hai indicato:


Quando prendersi cura significa anche sentirsi persi

Hai sempre pensato che “stargli accanto” fosse la cosa più naturale del mondo.
Che “si fa e basta”, perché è una persona che ami.
Ma da quando la malattia è entrata nella vostra vita, tutto è cambiato.
I ruoli si sono ribaltati. Le priorità sono cambiate.
E anche tu sei cambiato/a.
Hai smesso di pensare a te, di concederti tempo, di esprimere come ti senti davvero.
Hai iniziato a trattenere, a reggere, a fare. Sempre.
E forse, sotto sotto, ti chiedi ancora se hai il diritto di sentirti stanco/a, arrabbiato/a, confuso/a.


La verità è che quel dolore, spesso silenzioso, pesa. E pesa tanto.

Ti senti in trappola tra quello che puoi fare e quello che non puoi cambiare.
Cerchi di essere forte, ma a volte senti che ti stai spegnendo.
Ti svegli la mattina con la testa già piena di liste da fare.
Ogni telefonata ti mette in allarme.
Ogni peggioramento ti toglie un pezzo di futuro.
E quando ti prendi un momento per te, invece di sentirti meglio… ti senti in colpa.
Perché “non è niente in confronto a chi sta male sul serio”, ti dici.
Ma intanto vivi ogni giorno con un dolore che non si può raccontare. E con una solitudine che spesso nessuno vede.


E se invece potessi sentirti visto/a, accolto/a, sostenuto/a?

Immagina uno spazio in cui non devi essere sempre quello forte.
In cui puoi dire “non ce la faccio” senza sentirti egoista.
Dove qualcuno ti ascolta senza darti consigli, ma per capire davvero come stai.
Immagina se potessi trovare un po’ di pace, un respiro, un’ora in cui pensare solo a te, senza dover giustificare nulla.
E se scoprissi che avere cura di te non è un tradimento, ma una risorsa anche per chi ami?


Se sei qui, forse quel respiro ancora non c’è. Ma puoi iniziare a cercarlo.

Forse ti senti ancora sopraffatto/a.
Forse non riesci nemmeno a immaginare come stare meglio.
O pensi che chiedere aiuto sia un lusso che non puoi permetterti.
Ma se anche solo un pezzo di questa pagina ti ha fatto sentire meno solo/a, allora è il momento di fermarti e chiederti:
“E io, come sto?”
Perché se ti sei riconosciuto/a in queste parole, significa che dentro di te qualcosa sta già chiedendo ascolto.


Come posso aiutarti ad attraversare questo momento

Ti offro uno spazio dove poter portare le tue emozioni senza filtri: la stanchezza, la rabbia, la paura, il dolore, la confusione.
Uno spazio dove non devi giustificarti per sentirti triste, frustrato/a o svuotato/a.
Lavoreremo insieme per rimettere al centro anche te, per riorganizzare le tue risorse emotive e pratiche, e affrontare in modo più equilibrato la quotidianità della cura.
Non posso cambiare la malattia. Ma posso aiutarti a non perderti mentre ti prendi cura di chi ami.


Perché puoi fidarti

Sono una psicologa con approccio umanistico-esistenziale e specializzazione in psicoterapia della Gestalt.
Da oltre 13 anni accompagno adulti che affrontano momenti complessi della vita, come il caregiving familiare in situazioni di malattia cronica o degenerativa.
Lavoro in modo accogliente, empatico, concreto.
Chi si è affidato a me dice spesso di aver trovato un luogo sicuro in cui esistere, non solo resistere.


Cosa puoi fare ora

👉 Il primo passo è un colloquio conoscitivo gratuito di circa 30 minuti, online o in studio, dove potrai raccontarmi la tua situazione e capire se posso aiutarti.
Se sceglierai di iniziare un percorso, le consulenze individuali saranno da 50 minuti, con frequenza da definire insieme in base ai tuoi bisogni.
Per prenotare, compila il modulo di contatto qui sotto.
Ti risponderò entro 48 ore per fissare il nostro incontro.

Anche chi si prende cura ha bisogno di cura. E merita uno spazio in cui poter semplicemente… respirare.


Fammi sapere se vuoi:

  • inserire esempi concreti di situazioni (es. Alzheimer, SLA, Parkinson…)

  • aggiungere microcontenuti extra (es. “Cosa NON dire a chi si prende cura”, mini FAQ, ecc.)

  • rivedere il tono se vuoi farlo ancora più caldo, o più sobrio

Se ti va bene così, siamo pronti per la quarta e ultima pagina!

Sono la Dott.ssa Valentina Maria Leopizzi, psicologa-psicoterapeuta ad orientamento gestaltico integrato.

Mi sono laureata all’Università degli studi di Firenze nel 2005 e abilitata alla professione psicologica nel 2007 (numero di iscrizione all’Albo degli Psicologi della Toscana 10531).

Nel 2009 ho conseguito il Master in Gestalt Counseling integrato presso la Sipgi di Genova dove mi sono specializzata tre anni dopo in psicoterapia con 60/60′.

Oggi continuo a formarmi partecipando a corsi di aggiornamento su diverse aree tematiche e adotto il mio metodo alle esigenze individuali di ogni cliente.

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